Meta-cinema e volgarità. (Auto)critica e ironia demenziale. Riflessioni non banali e sonore scoregge. Alto e basso. Su questi due binari scorre, deragliando qua e là, Facciamola Finita: la folle, demenziale e scorrettissima commedia diretta dall’attore Seth Rogen e dallo sceneggiatore Evan Goldberg, qui al loro debutto alla regia. Partendo dal simpatico escamotage narrativo di una festa nella galattica casa di James Franco che viene interrotta da niente meno che la fine del mondo, la pellicola fotografa la vacuità dello star-system. In maniera divertente e divertita. E debordante di umorismo scorretto e di bassa leva.
In un continuo gioco auto-ironico tra realtà e finzione, in Facciamola Finita troviamo infatti un gruppetto di giovani e lanciati attori di Hollywood che recitano nei panni di loro stessi, esasperando i propri difetti e le proprie idiosincrasie. Così Jonah Hill sfoggia una gentilezza tanto zuccherosa quanto indigesta, James Franco si atteggia da “intellettuale” del gruppo ma la sua “arte concettuale” si riduce a sculture falliche, Seth Rogen è il bambinone tutto play-station e viscidume, Craig Robinson lo stupidotto ingenuo, Jay Baruchel il presuntuoso altezzoso che odia Los Angeles e Danny McBride l’orgoglioso egoista. A guardarli, la sensazione è che tutti abbiano preso molto gusto a costruire questo divertissement e l’alchimia tra il gruppo trasuda in ogni inquadratura raggiungendo l’apice nelle scene più demenziali da “pigiama-party” vietati ai minori con alcol a fiumi e turpiloquio in libertà…
L’umorismo di Facciamola Finita è decisamente “da caserma”, molto maschile: sì, spesso è volgare ma alla fine risulta sempre azzeccato. Un umorismo dall’ovvio retrogusto alla Apatow e che ricorda anche le amicizie goliardiche e nutrite di alcool e droga alla Ted. Un umorismo di bassa leva che però vuole anche lanciare qualche frecciatina alla vera volgarità di Hollywood: un tentativo di alzare l’asticella riuscito solo in parte perché la riflessione del “cinema sul cinema attraverso il cinema” è in realtà fagocitata dall’anima della commedia demenziale. E, a parte qualche battuta riuscita, non ne esce quel ritratto così sarcastico e sprezzante sul divismo che forse si voleva dipingere.
Come del resto s’intuiva già dal primo trailer, Facciamola Finita è “semplicemente” una commedia folle, scorretta e volgare che attinge battute e assurdità dall’universo dello star-system per ridirci sopra. Non aspettatevi nulla di più, né nulla di meno. E comunque, al di là di un materiale narrativo un po’ diluito (il film parte da un cortometraggio ideato e interpretato nel 2007 da Rogen e Jay Baruchel, Jay and Seth vs. The Apocalypse, e l’idea di base è più adatta alla breve lunghezza che non ai 107 minuti del film), la pellicola regala momenti esilaranti e una serie di camei senza paragoni da quello di Emma Watson con ascia in mano a quello di Michael Cera cocainomane a quello di… Channing Tatum di cui vi lasciamo la sorpresa. E poi, senza rivelare nulla, il finale coi Backstreet Boys è da applausi. Peccato, infine, vederlo doppiato perché la sensazione è che molto si sia perso nella traduzione.
Facciamola Finista approderà in Italia arriverà il 18 luglio.
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